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Newsletter @-Lato Febbraio 2024

26/01/2024

Natura e ambiente
 

 
Siccità nel Rio delle Amazzoni e nel canale di Panama
Siccità record e problemi di navigazione nel Rio delle Amazzoni e nel canale di Panama. I mesi da settembre a gennaio sono stati particolarmente secchi e caldi per l’America del Sud che ha dovuto fare i conti con il fenomeno chiamato El Niño, che surriscalda gli oceani e influisce sull’assenza delle precipitazioni. In Brasile il Rio Negro, il più grande affluente del Rio delle Amazzoni, che serve il porto di Manaus, grande sbocco commerciale, ha perso 15 metri d’acqua da giugno a fine ottobre, toccando il livello record di 12,70 metri, il più basso negli ultimi 100 anni. Navi e battelli incagliati in improvvise dune di sabbia hanno creato gravi danni all’economia nazionale, oltre ad aver isolato numerosi villaggi sparsi nella foresta amazzonica e aver arrestato la pesca, sostentamento per quei popoli. Situazione ancora difficile per il canale di Panama che normalmente riceve l’acqua necessaria per il suo funzionamento da serbatoi di acqua, fiumi limitrofi e da laghi artificiali come il lago Gatun. La diminuzione delle piogge (meno del 41% a ottobre rispetto agli ultimi 50 anni) ha abbassato i livelli costringendo l’autorità che gestisce il canale a ridurre anche del 30% il numero di imbarcazioni commerciali che possono attraversarlo al giorno fino almeno a febbraio, con ingenti ripercussioni sul traffico internazionale di merci.
 

 
Innalzamento mari e oceani: previsioni della Nasa
Previsione innalzamento mari per decenni fino al 2150. Il dipartimento scientifico della Nasa dedicato al cambiamento del livello del mare (Nasa Sea Level Change Team) ha messo a disposizione una mappa interattiva con dati di previsione per l’innalzamento e il riscaldamento di mari e oceani di tutta la Terra. Gli scenari di previsione possono essere visualizzati per decenni alla volta dal 2020 al 2150, selezionando uno dei tanti punti individuati sulle coste dei continenti o in mezzo alle masse d’acqua. È possibile, inoltre, vedere variazioni nei dati a seconda che si imposti lo scenario più ottimistico (SSP1-1.9) o quello più catastrofico (SSP5-8.5). La differenza tra questi due poli consiste nell’aumento della temperatura media globale dell’aria (se rimarrà o meno sotto i 2 gradi centigradi) e nel raggiungimento o meno dell’obiettivo delle emissioni nette di Co2 intorno al 2050. I dati hanno una probabilità stimata almeno intorno al 66 % e fanno parte del Sesto rapporto di valutazione del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici. Per esempio, a Genova nel 2070 nello scenario “buono” il livello del mare si potrebbe innalzare di 0,25 m, mentre con lo scenario “peggiore” si arriverebbe a 0,37 m in più (link disponibile qui). 
 

 
Riciclo dell’acqua contro la siccità
Riuso delle acque di scarico come acqua potabile: risposta alla siccità in California. A dicembre 2023 la legislazione californiana ha approvato la depurazione e il riuso nel sistema idrico delle acque reflue di scarico. Già da alcuni anni in California le acque “sporche” venivano reimpiegate per il ghiaccio nei palazzetti per l’hockey e in alcune stazioni sciistiche. Ora le nuove regole fissano degli standard per la depurazione in grado di rendere l’acqua sicura per il consumo umano e servire così scuole, abitazioni e aziende. Questo permetterebbe allo Stato della California di affrontare meglio i frequenti periodi di siccità che hanno caratterizzato in negativo soprattutto l’ultimo triennio. Progetti piloti stanno partendo a Santa Clara, San Diego, Los Angeles e nella California meridionale. Nel distretto di Orange County si trova il più grande e avanzato impianto di purificazione dell’acqua del mondo che ricicla l’acqua di scarico, la purifica con tecnologia all’avanguardia e la rimette nelle falde acquifere per essere riutilizzata come acqua potabile. Attualmente la sua capacità di produzione si attesta a 492 mila metri cubi d’acqua al giorno e di questi 378 mila metri cubi vengono pompati nei bacini del distretto idrico della Contea.
 

 
Natura urbana contro l’inquinamento
In ben 58 città italiane nei primi 6 mesi del 2023 si sono superati i limiti stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per la concentrazione nell’aria di polveri sottili con gravi effetti sulla salute dei cittadini. Il report “Persone città e natura: rinnovare l’ambiente urbano e migliorare la nostra salute” del WWF pubblicato a settembre 2023 rileva questo problema e trova nella natura urbana una soluzione. La foresta urbana è in grado di ripulire l’aria dall’inquinamento fino al 20%, grazie alla capacità delle foglie di assorbire il particolato inquinante del traffico e delle industrie. Altri importanti vantaggi della presenza di aree verdi nelle città sono far abbassare la temperatura e mitigare il clima (con una copertura arborea strategica e importante si potrebbero avere anche 8 gradi centigradi in meno) e ridurre il deflusso dell’acqua sul cemento, prevenendo così i danni da inondazioni e allagamenti. Il report sottolinea come ad oggi ci sono forti diseguaglianze nell’accesso alle aree verdi in città, che sono meno disponibili nei quartieri più “poveri”, mentre l’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda che dovrebbe esserci uno spazio verde a non più di 300 metri in linea d’aria da ogni abitazione. 
 

 
Nuove piante e funghi
Sono 8600 le “nuove” piante scoperte dal 2020 e più di 10 mila i “nuovi” funghi. Il Royal Botanic Gardens – Kew ha pubblicato a fine 2023 il quinto rapporto “Stato delle piante e dei funghi del mondo”, studio in collaborazione con 200 scienziati in 100 istituzioni e 30 Paesi che ha portato a dare un nome a piante e funghi sconosciuti al mondo scientifico, ma noti nelle comunità dove questi crescono. Nel 2023 sono state nominate 74 piante e 15 funghi, tra cui alberi che crescono sotto la sabbia in Angola, diverse specie di orchidee in un’isola vulcanica in Indonesia, una palma che fiorisce e fa frutti sottoterra sull’isola del Borneo (Pinanga sotterranea) e alcune specie di licheni e funghi che crescono sulle poche rocce dell’Antartide. Gli studiosi hanno stimato che potrebbero esserci ancora 2 milioni di specie di funghi da scoprire. Infine, il rapporto ha individuato 221.399 piante uniche esclusivamente in un singolo Paese o regione che dovrebbero essere protette in modo particolare. Gli Stati con il numero maggiore di queste piante endemiche sono il Brasile, l’Australia, il Sud Africa, il Messico e il Madagascar.
 
Libri

Plant Revolution: le piante hanno già inventato il nostro futuro
di Stefano Mancuso

“Le piante hanno trovato da tempo immemorabile le migliori soluzioni alla maggior parte dei problemi che affliggono l’umanità”. Con questa affermazione Stefano Mancuso inizia un libro molto piacevole da leggere, ricco di informazioni inaspettate capaci di cambiare la prospettiva con cui si guardano le piante. Da esseri vegetali immobili, si scopre che le piante sono dotate di intelligenza, memoria, vista e soprattutto capacità di adattamento ai pericoli provenienti da animali o da cambiamenti climatici. Tutte queste caratteristiche sono trattate con ampi esempi che vanno dalle piante che si mimetizzano, a quelle che si aprono e chiudono a seconda dell’umidità (come fanno le pigne), a quelle che da piante infestanti diventano con il passare di decenni simili alle coltivazioni (come il caso della segale). La loro capacità di resilienza alle avversità è dovuta alla struttura stessa della pianta che è composta da una costruzione modulare reiterata, ossia funzioni decentrate in tutto il corpo. Mancuso afferma, infine, che le piante sono oggetto di studio per la ricerca spaziale sia come ispirazione, grazie alle loro radici, per robot di esplorazione dei pianeti, sia per la futura sopravvivenza dell’uomo in altre condizioni di vita.
 
 
Cibo e libertà. Slow Food: storie di gastronomia per la liberazione
di Carlo Petrini

Una nuova gastronomia improntata sui principi del “buono, giusto, pulito”. Carlo Petrini racconta le origini del movimento da lui fondato nel 1986 che poi prese il nome di Slow Food. Nel primo capitolo “gastronomia liberata” ripercorre le tappe di un percorso non ancora finito del tutto, come i Presidi nel mondo, i Laboratori del gusto, l’università di Scienze gastronomiche a Pollenzo (dal 2004) e la Banca del vino. Petrini spiega poi il significato dello slogan “buono, giusto, pulito” che richiama oltre alla qualità, la sostenibilità e il non sfruttamento. La gastronomia liberata quindi appartiene ai contadini, custodi e protettori delle terre, ai produttori rispettosi e ai cuochi responsabili. Altro capitolo importante è quello dedicato alla diversità che deve essere salvaguardata, attraverso il recupero e conservazione delle varietà colturali. Slow Food promuove le diversità gastronomiche a livello mondiale con l’evento Terra Madre, mentre attraverso i suoi Presidi diffusi in tutto il mondo salvaguardia la biodiversità. Nel libro sono narrati infine altri obiettivi di tutela all’agricoltura che il movimento attraverso la sua rete persegue in Europa e in altre nazioni e continenti.
 
 
Film

Green Cities
di Peter Giczy

Quartieri al centro delle nuove città verdi del futuro. Nel documentario di Peter Giczy gli urbanisti di Amsterdam e Vienna espongono come potrebbero essere le città intelligenti e verdi dei prossimi anni. Grazie alla grande disponibilità di dati e la capacità sempre più evoluta di creare simulazioni con il computer, la progettazione urbanistica di oggi tiene conto anche dei cambiamenti climatici e della necessità che la crescita della città sia sostenibile. Nascono quindi laboratori di quartieri con edifici produttori di energia elettrica, grazie ai pannelli solari, e collegati tra loro come una rete per distribuire, in caso di necessità, l’energia prodotta. Per attuare questi nuovi sviluppi urbani gli urbanisti hanno capito l’importanza di coinvolgere attivamente le persone e i futuri abitanti delle zone in questione. Il documentario si chiude infine con l’analisi della mobilità futura che potrebbe essere caratterizzata da auto elettriche, veicoli a guida automatica e una considerevole diminuzione delle macchine grazie al crescente uso della pratica di condivisione dei mezzi; questo porterebbe ad avere una città meno rumorosa, più sicura che potrebbe sviluppare meglio gli spazi aperti.
 
     
10 miliardi. Cosa c’è nel tuo piatto?
di Valentin Thurn

Come potrà sfamarci il sistema alimentare quando sulla terra gli abitanti saranno 10 miliardi? Con questo interrogativo il regista ambientalista Valentin Thurn ha iniziato il suo giro per il mondo alla ricerca di una risposta. Le sue ricerche l’hanno portato a confrontarsi con modi opposti di praticare l’agricoltura e l’allevamento: da una parte i metodi intensivi e industrializzati e dall’altra parte il biologico e i sistemi “misti” (più colture nella stessa terra e pascolo di più animali insieme). Thurn ha anche documentato i progressi della scienza come gli OGM (organismi geneticamente modificati) di semi, piante e pesci e la “carne sintetica”, concludendo però che non sono la risposta al problema della fame visto gli elevati costi e quindi la non accessibilità per tutti.  Il regista individua come possibile soluzione alla fame del mondo, non una maggiore produzione di cibo, ma una più equa distribuzione con sistemi alimentari locali che possono rendere i Paesi autonomi e al riparo dall’inflazione dei prezzi imposti dal mercato. Ognuno ha una responsabilità per quello che mangia, questo il messaggio conclusivo del documentario che infonde speranza e nuovi metodi comunitari per affrontare le future crisi alimentari.
 
     
Eventi

17 febbraio 2024 - Evento online a cura di Slow Wine Fair

Radici contro la crisi climatica
Proteggere il suolo per mitigare gli effetti della crisi climatica (es. alluvione in Emilia Romagna) e preservare la qualità della nostra atmosfera. Come evitare che il suolo ceda il passo alla desertificazione.
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19 febbraio 2024 - Sala civica, Modena

Lo Sciacallo dorato e il Lupo
Il veterinario ed esperto faunistico, Mauro Ferri, affronta il tema della presenza del lupo in Italia e del lento progredire della diffusione del carnivoro sciacallo dorato.
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dal 25 febbraio al 27 febbraio 2024 - Bologna Fiere

Slow Wine Fair
Fiera internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto che rispetta gli eco sistemi, il paesaggio e la biodiversità. Visione vino come riscatto culturale delle campagne e vignaioli custodi del territorio.
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dal 28 febbraio al 1 marzo 2024 - Rimini Fiera

Key: the energy transition expo
Expo del mercato delle rinnovabili e della transizione energetica. Presenza di brand esteri, realtà che investono in ricerca e sviluppo per trovare soluzioni innovative.
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dal 28 febbraio al 2 marzo 2024 - Verona Fiere

Progetto fuoco
Fiera sui sistemi di riscaldamento a biomassa: biomassa (energia dal legno) come elemento sostenibile per la transizione energetica.
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